Il cambiamento climatico e 
                  il ritiro dei ghiacciai alpini 
                di Giancarlo Orsingher
                 
                 
                Il clima della Terra ha sempre subito e continuerà a 
                  subire mutamenti dovuti a cause naturali, fra le quali possiamo 
                  ricordare ad esempio minimi mutamenti della radiazione solare, 
                  eruzioni vulcaniche con le loro emissioni di polveri che riflettono 
                  il calore del sole verso lo spazio. 
                  Nel corso dell'ultimo secolo la temperatura media dell'aria 
                  è aumentata di 0,6ºC a livello mondiale e di quasi 
                  1ºC in Europa; un riscaldamento insolitamente rapido che 
                  ha fatto sì che il XX secolo sia stato il più 
                  caldo nella storia della Terra e che gli anni '90 siano stati 
                  il decennio più caldo degli ultimi mille anni. Una tendenza 
                  che sta continuando anche in questo inizio di XXI secolo.
                  Gli eventi naturali non possono essere l'unica causa di questo 
                  riscaldamento. La stragrande maggioranza degli scienziati concorda 
                  sul fatto che esso sia dovuto alle sempre maggiori concentrazioni 
                  di gas a effetto serra che intrappolano il calore nell'atmosfera 
                  e che sono generati dalle attività umane.
                  L'Unione Europea è da sempre molto attenta agli aspetti 
                  ambientali e, tra le varie iniziative, quest'anno ha promosso 
                  la "Campagna europea sul cambiamento climatico" che, 
                  attraverso una serie di azioni riassunte nello slogan "abbassa, 
                  spegni, ricicla, cammina", intende sensibilizzare i cittadini 
                  del vecchio continente ad attivarsi per mettere in atto modi 
                  di vita che aiutino a contrastare l'innalzamento della temperatura 
                  del pianeta.
                  Una delle conseguenze più evidenti e più preoccupanti 
                  del riscaldamento del clima, in particolare sulle Alpi, è 
                  la rapida fusione dei ghiacciai avvenuta negli ultimi decenni.
                  Per informare i cittadini sulla "Campagna" attivata 
                  dall'UE e in particolare per far toccare con mano l'effetto 
                  del cambiamento climatico sul paesaggio montano Europe Direct 
                  - Carrefour Alpi -il centro di informazione dell'Unione Europea 
                  ospitato dall'Istituto Agrario di San Michele all'Adige e con 
                  sede a Pergine Valsugana- ha organizzato tra ottobre e novembre 
                  l'interessante iniziativa "Ghiacciai in serra - viaggio 
                  nel tempo attraverso i ghiacciai alpini". L'evento ha visto 
                  spostarsi in cinque località del Trentino (Pergine Valsugana 
                  dove è avvenuta l'inaugurazione il 13 ottobre, Pozza 
                  di Fassa, Borgo Valsugana, San Michele all'Adige e Trento dove 
                  si è conclusa il 19 novembre) una significativa mostra 
                  fotografica che ha messo a confronto immagini attuali e del 
                  passato di oltre venti ghiacciai alpini evidenziandone lo straordinario 
                  ritiro avvenuto in pochi decenni. Dalla "Mer de glace" 
                  al monte Bianco in Francia fino all'Adamello e a Solda in Italia, 
                  passando attraverso lo Schneeferner tedesco piuttosto che il 
                  Waxegg austriaco o il Morteratsch svizzero, tutti i ghiacciai 
                  alpini hanno subìto una veloce, drastica riduzione quando 
                  non sono completamente scomparsi.
                  La mostra, portata da Europe Direct per la prima volta in Italia, 
                  è stata realizzata dall'"Associazione per la ricerca 
                  ecologica di Monaco di Baviera"; il centro di Pergine, 
                  grazie alla collaborazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali 
                  e del Comitato glaciologico trentino l'ha arricchita con ulteriori 
                  immagini relative ai ghiacciai della provincia di Trento.
                  Una sezione dell'esposizione è stata dedicata specificatamente 
                  alla "Campagna" europea, con la messa a disposizione 
                  dei visitatori di materiale informativo sul cambiamento climatico 
                  e sull'utilizzo delle energie rinnovabili.
                  L'iniziativa non si è limitata all'allestimento della 
                  mostra e ha visto lo svolgimento di specifici appuntamenti in 
                  ognuna delle tappe, oltre alla visita guidata di numerose scolaresche 
                  della provincia. Grazie alla collaborazione del Trento FilmFestival 
                  e della sede Rai di Trento è stato possibile proiettare 
                  in tre diverse sedi l'affascinante documentario di Alberto Tafner 
                  sull'evoluzione dei ghiacciai trentini "I giganti bianchi 
                  della montagna"; interessanti e partecipati anche gli incontri 
                  su ghiacciai e cambiamento del clima, sul ghiacciaio della Marmolada 
                  e sui ghiacci dell'Antartide, egregiamente tenuti rispettivamente 
                  da Roberto Seppi e Christian Casarotto del Museo Tridentino 
                  di Scienze Naturali e da Carlo Baroni, docente dell'Università 
                  di Pisa. La proiezione a favore dei più piccoli del film 
                  d'animazione "L'era glaciale 2", è stato l'ultimo 
                  simpatico e apprezzato tassello di questa variegata e riuscita 
                  iniziativa organizzata da Europe Direct - Carrefour Alpi.
                 
                 
                 
                