L'ACQUA E’ VITA Acqua siamo noi dall'antiche sorgenti veniamo, fiumi siamo noi se i ruscelli si danno una mano, acqua siamo noi se i torrenti si mettono insieme, vita nuova c'è se l'acqua è in mezzo a noi. (Canto popolare) L'acqua è sacra per tutti i popoli. E’ sacra perché è la vita e la vita deve essere sacra. Ma abbiamo perso questa coscienza. Ogni volta si degrada sempre più la qualità dell'acqua, l'acqua che stiamo bevendo, l'acqua che stiamo godendo quando ci bagniamo, è sempre più contaminata perché i settori industriali e i relativi comuni riversano nei fiumi le acque non trattate dei loro affluenti. Questa società si sta corrompendo perché non sente nessun legame sacro con l’acqua: il mercato non ha principi etici, è mosso dai guadagni. Lo sviluppo capitalista sta distruggendo la natura, distrugge beni comuni in funzione di benefici economici privati e priva il resto della società del beneficio, del godimento di questi beni che sono comuni a tutti: non solo l'acqua ma i paesaggi, le montagne. Tutti i popoli, tutte le società, hanno una forma da collegare con l'acqua e questo è ciò che chiamiamo cultura. Tutto ciò che si fa nell'acqua, con l’acqua e dall'acqua è per soddisfare delle necessità fondamentali: la sussistenza, la protezione, l'affetto, lo svago, la libertà, la creatività, la comprensione, la partecipazione, l'identità. Queste necessità umane sono uguali in tutte le culture e in tutte le epoche (la necessità è di idratarsi ma ci sono molte forme per idratarsi: ciò che cambia nelle culture sono i fattori di soddisfazione). Pertanto, per la società ridare alla vita il giusto valore significa restituire all'acqua il valore che le spetta di diritto.
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