Nel 1972, Angiolino Binelli, a capo della stazione di Soccorso alpino di Pinzolo, di ritorno da un’operazione di soccorso molto impegnativa, decise che era necessario premiare chi mette a repentaglio la propria vita per gli altri. Nasce così il Premio internazionale di solidarietà alpina di Pinzolo che, da allora, ogni anno premia uno di coloro che si sono distinti nell’ambito del salvataggio alpino.
La Targa d’argento si ispira alla semplicità e alla schiettezza della gente di montagna e ai principi dell’autentica
solidarietà umana; vuole premiare chi, senza chiedere niente a nessuno, abbandona casa, lavoro e famiglia per correre là dove qualcuno ha bisogno di aiuto.
Il premio può essere assegnato anche a medici, dirigenti dei servizi, vigili del fuoco, guide alpine, civili e militari oppure a un giornalista che abbia messo nella giusta luce gli sforzi, i rischi e i sacrifici che vengono compiuti per salvare gli alpinisti in pericolo.
Un comitato valuta con serietà tutte le segnalazioni che giungono ogni anno alla sede di Pinzolo e sceglie, secondo la propria responsabilità e in tutta coscienza, il premiato dell’anno. Il riconoscimento consiste in una Targa d’argento e in una medaglia d’oro con incisa la motivazione dell’assegnazione. Questo riconoscimento è il simbolo del valore umano e morale di coloro che si sacrificano per gli altri.
Dalla 25ª edizione, quale riconoscimento dell’importante significato morale e civile che questa manifestazione dimostra, il premio gode dell’Alto patronato del Presidente della Repubblica e della benedizione particolare del Pontefice.
Il Comitato organizzatore del Premio Internazionale della Solidarietà Alpina di Pinzolo ha deciso di assegnare la 38ma edizione di quest’anno del premio “Targa d’argento” a un meritevole membro del TOPR, in occasione del centenario dell’organizzazione.
Roman Kubin è nato l’11 marzo 1953 a Zakopane. Sin dall’infanzia andava per le montagne, interessandosi in particolare alle grotte dei Tatra. Dal 1974, già in veste ufficiale di membro dello Speleoklub Tatrzański, un’associazione speleologica, iniziò ad esplorare il mondo sotterraneo dei Tatra. Inizialmente ha lavorato al Centralny Ośrodek Sportu di Zakopane, un ente sportivo di livello nazionale, dove si occupava dell’assistenza tecnica per le gare ed è stato promotore dell’impiego di dispositivi per la misurazione elettronica del tempo e di apparecchiature audiovisive. Nel 1981 è diventato membro del TOPR e dieci anni dopo soccorritore professionista. Si è specializzato nel salvataggio in grotta. Le azioni sotterrane più difficili del TOPR degli ultimi vent’anni sono state condotte sotto la sua guida e hanno visto la sua partecipazione. Come membro del soccorso dei Tatra, ha preso parte a oltre settecento spedizioni di salvataggio (la media dei soccorritori attivi è di circa cento spedizioni). Un aspetto importante della sua attività è stato il lavoro di istruttore. Ha addestrato praticamente tutti i soccorritori specializzati in interventi in grotta attualmente in servizio. Si è occupato anche della formazione dei colleghi della slovacca Horska služba. E’ in possesso del grado di istruttore senior del TOPR. Nel luglio 2008 è andato in pensione. A tutte le sue capacità e meriti occorre inoltre aggiungere un’altra caratteristica: ha un buon carattere. È tranquillo, padrone di sé, pacifico. Dirige in maniera esemplare un gruppo di persone che operano in condizioni estreme. Lui non lo ammetterebbe mai, perché è una persona straordinariamente modesta.